Krazy Kat
Comic Strips
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Krazy Kat
Ignatz
Officer Pupp
comprimari
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carta e web

Krazy KatIl gatto matto della contea di Coconino è stato molto amato ma ha avuto poco successo commerciale. Presso molti intellettuali contemporanei e poi per tutto il ‘900 la reputazione crebbe sino a trascendere le umili origini nella pagina dei comics. L’opera di George Herriman è fondamentale perché con lui, per la prima volta e ad un culmine che non sarà più raggiunto in seguito, il fumetto guadagna dignità artistica. Si afferma un nuovo medium, non più solo combinazione di parole e figure, sottogenere ibrido di scrittura e arti figurative. Il gatto poetico non era per bambini e non era il Krazy Kat - Ignatz Mouse - Officer Puppprodotto facile che strizzava l’occhio al popolo. Da Krazy Kat in poi, alla faccia di tutti quelli che manterranno i pregiudizi, fu chiaro che il cartoon non è solo disegnare o rappresentare in modo caricaturale la realtà, ma anche un modo di vedere.
L’umore stravagante e il fascino esoterico, le qualità raffinate che hanno catturato l’immaginazione degli artisti sono proprio le stesse che hanno reso Krazy Kat inaccessibile al grande pubblico. La leggenda dice che Picasso ne andasse matto e che Kerouac vi abbia visto i primi semi della Beat Generation. L’elenco degli appassionati nell’intellighenzia è notevole: il regista Frank Capra, J. Joyce, E. Hemingway, W. Disney, U. Eco in Italia e molti altri. Il gatto con la sciarpa rossa ha tracciato per sempre la storia delle comic strip. Tutti i cartoonist hanno qualcosa di Herriman nelle loro matite, anche se tanti non ne sono consapevoli. Dai trentuno anni di vita della strip arriveranno infinite trovate, spezzoni di idee, soluzioni che sparpagliate verranno riprese e sviluppate da più generazioni di disegnatori e sceneggiatori. Con alcuni palesi tributi d’amore alla gloria di Coconino, ne citeremo due esempi per tutti: Mutts negli USA e Palmiro in Italia.